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12 aprile 2022 | GSAM Connect

Le conseguenze del cambiamento climatico sulle comunità socialmente vulnerabili

Sustainability And Impact Series 2022

L’impatto del cambiamento climatico è sempre più evidente e le comunità socialmente vulnerabili di tutto il mondo ne stanno subendo gli effetti dannosi in misura sempre maggiore. Riteniamo essenziale assicurare la transizione verso un’economia green e pensiamo che i mercati dei capitali possano svolgere un ruolo attivo in questo processo.

Sono sempre più numerose le prove che dimostrano come le comunità socialmente vulnerabili, in particolare le categorie a basso reddito e le minoranze, siano meno capaci di prepararsi e proteggersi da ondate di calore, cattiva qualità dell’aria, inondazioni e molti altri cambiamenti legati al clima. Questi rischi sono aumentati non solo tra le popolazioni dei mercati emergenti, ma anche per le comunità vulnerabili nei paesi sviluppati.

Ad esempio, stando ad alcuni recenti studi accademici, circa il 66% delle comunità socialmente più vulnerabili nelle aree metropolitane di New York e del New Jersey settentrionale vivono nel raggio di mezzo miglio da una zona a rischio di inondazione. Anche le ondate di calore sono più frequenti nelle grandi città degli Stati Uniti e secondo l’Agenzia di Protezione Ambientale (EPA)1 ad essere maggiormente a rischio sono le comunità di colore e ispaniche. Senza una riduzione delle emissioni, si prevede che le zone di calore estremo (con temperature equivalenti a quelle che vediamo oggi nel deserto del Sahara) passeranno dall’attuale 0,8% della superficie terrestre al 19% entro il 2070, colpendo 3,5 miliardi di persone2 e creando un pericolo reale per chi è socialmente vulnerabile, che è spesso impegnato in lavori all’aperto e potenzialmente soggetto a rischi elevati per la salute.

Altra fonte di preoccupazione sono i rifiuti. L’esposizione a basse dosi di sostanze chimiche per lunghi periodi di tempo può causare patologie croniche e di lungo termine, come i tumori, mentre l’esposizione chimica attraverso l’acqua potabile può provocare numerosi effetti sulla salute a breve e lungo termine. Gli studi mostrano che negli Stati Uniti un numero sproporzionatamente elevato di minoranze e persone povere abita vicino a impianti di rifiuti tossici. Oggi, negli Stati Uniti, più della metà delle persone che vivono a meno di 3 chilometri da un impianto di rifiuti tossici sono persone di colore3. A nostro avviso, individuare e finanziare soluzioni sostenibili per i rifiuti può migliorare le condizioni di queste comunità.

Gentrificazione climatica

È dimostrato inoltre che le popolazioni più ricche si stanno allontanando dalle aree più colpite dal cambiamento climatico, con il conseguente spostamento delle comunità socialmente vulnerabili, incluse le persone di colore4. Questo processo è conosciuto come gentrificazione climatica. A Miami, ad esempio, la mappatura geospaziale mostra come, in previsione dell’innalzamento del livello del mare, stia avendo luogo un allontanamento dalla costa. Le destinazioni prescelte sembrano essere le località che ospitano persone precedentemente rimaste lontane dal litorale, sia per motivi economici che, storicamente, per motivi legislativi. Queste comunità socialmente vulnerabili ora sono costrette ad abbandonare per motivi economici le alture in cui erano state precedentemente costrette a risiedere. A livello globale, esistono anche altri esempi che illustrano il problema. Alcune aree della capitale dell’Indonesia, Jakarta, stanno sprofondando di oltre 25 centimetri all’anno, con conseguenze terribili per i 10 milioni di persone che considerano questa città casa loro.

Investire con particolare attenzione al cambiamento climatico e alla vulnerabilità sociale

Riteniamo che il cambiamento climatico moltiplichi le minacce, amplificando i rischi esistenti, inclusi insufficienti finanziamenti ai sistemi sanitari e ai programmi di risposta ai disastri. Comprendere queste dinamiche è quindi fondamentale per trovare soluzioni e assicurare che i benefici della transizione verso un’economia green siano condivisi in modo diffuso, sostenendo allo stesso tempo coloro che rischiano una perdita economica a causa del cambiamento climatico. Sebbene non esistano soluzioni immediate a queste sfide, riteniamo che vi siano modi per attenuare gli effetti del cambiamento climatico sulle comunità socialmente vulnerabili e pensiamo che gli operatori dei mercati di capitali possano svolgere un ruolo attivo collegando le proprie decisioni d’investimento alla realizzazione di effetti positivi a livello sociale e ambientale.

Dalle nostre analisi nei mercati in via di sviluppo e in quelli sviluppati, emerge che gli investitori che apportano capitali alle fonti di energia rinnovabile permettono di ridurre la produzione di energia ad alte emissioni di carbonio, compresa quelle delle centrali a carbone. In questo modo è possibile ridurre le emissioni di gas serra (GHG) e abbattere l’inquinamento di polveri sottili nell’atmosfera, che risulta essere causa di disturbi respiratori, tra cui l’asma, per chi vive vicino alle centrali elettriche. Si riduce anche la generazione di rifiuti tossici dannosi, come la cenere di carbone, che contiene sostanze contaminanti come il mercurio e l’arsenico, e senza una gestione adeguata può inquinare i corsi d’acqua, le falde acquifere e l’acqua potabile5. La ricerca ha dimostrato come le comunità socialmente vulnerabili costituiscano la maggioranza delle persone che vivono vicino alle centrali a carbone e allo smaltimento delle ceneri di carbone. Di conseguenza, la transizione verso la generazione di energia rinnovabile può determinare migliori condizioni di salute per queste comunità.

A livello statale, i Paesi cercano di raccogliere capitali tramite obbligazioni verdi finalizzate ad affrontare problematiche ambientali. Una tendenza emergente riguarda l'impegno da parte dei Paesi a fornire report sui co-benefici sociali delle loro emissioni di debito classificate come ESG, in aggiunta alla pubblicazione di report sull’impatto ambientale. Un esempio è l’emissione di Green Gilt da parte del governo britannico nel 20216. Sostenere e incoraggiare maggiori finanziamenti mirati al co-beneficio ambientale e sociale è un altro modo con cui gli investitori possono contribuire ad affrontare l’impatto del cambiamento climatico sulle comunità socialmente vulnerabili. Continuiamo ad incoraggiare queste iniziative in modo più diffuso tra gli emittenti sovrani, sovranazionali e agency.

Un’altra area di interesse riguarda gli investimenti nel settore immobiliare. Una ricerca pubblicata nel British Medical Journal (BMJ) ha mostrato un legame convincente tra i miglioramenti dell’efficienza energetica previsti nel patrimonio immobiliare del Regno Unito e i risultati positivi per la salute pubblica legati non solo alla minore mortalità e morbilità invernale, ma anche a una migliore ventilazione7. In questo senso, un aspetto fondamentale per gli investitori nel settore immobiliare potrebbe essere il modo in cui i loro investimenti, anche nell’edilizia sociale, affrontano sfide parallele come la riduzione delle emissioni di gas serra, una maggiore efficienza del riscaldamento, una migliore ventilazione e la riduzione dell’esposizione agli inquinanti interni, e contribuiscono positivamente ad altre questioni legate alla salute, come la salute mentale.  Queste iniziative possono portare a migliori risultati a livello ambientale e sanitario in generale, ma hanno un impatto positivo soprattutto sulle comunità socialmente vulnerabili.

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