A
AUTORITÀ EUROPEA PER I TITOLI E I MERCATI (ESMA)
L’ESMA (già Comitato delle autorità di regolamentazione europee, CESR) è un’autorità indipendente dell’UE che contribuisce a salvaguardare la stabilità del sistema finanziario dell’Unione europea garantendo l’integrità, la trasparenza, l’efficienza e il regolare funzionamento dei mercati mobiliari, nonché a migliorare la tutela degli investitori. In particolare, l’ESMA favorisce la convergenza della vigilanza tra autorità di regolamentazione dei valori mobiliari, autorità di vigilanza europee competenti nel settore bancario (EBA), nonché assicurazioni e pensioni professionali (EIOPA). Nel 2010, l’ESMA ha pubblicato le linee guida per una definizione comune dei fondi monetari europei.
ACCORDO DI FOREIGN EXCHANGE PRIME BROKERAGE (FXPB)
Accordo contrattuale che consente a una parte di negoziare con più controparti in operazioni a termine su cambi in base a un Accordo quadro ISDA o IFEMA, pur avendo tutte le posizioni detenute e mantenute da un solo broker/dealer.
ALFA O EXTRA RENDIMENTO
Misura la differenza tra i rendimenti attuali di un portafoglio e i suoi rendimenti previsti in considerazione del suo livello di rischio come espresso dal suo beta. Un alfa superiore è preferibile, ma un alfa elevato è affidabile soltanto in presenza di un elevato valore R-Quadro. Può essere visto come una misura del rendimento rettificato in base al rischio. Alcuni esperti vedono l’alfa come una misura del valore aggiunto o sottratto dal gestore di un fondo. Un valore di alfa positivo indica che il portafoglio ha evidenziato una performance migliore rispetto a quella che poteva inferirsi dal suo beta. Un valore di alfa negativo indica che un portafoglio ha evidenziato una performance inferiore, a fronte delle aspettative legate al beta del fondo.
ALLEGATO AL PROSPETTO INFORMATIVO
Documento integrativo del Prospetto il cui scopo è descrivere più in dettaglio uno o più Portafogli.
ASSET ALLOCATION
Strategia di investimento che mira a bilanciare rischio e rendimento ripartendo gli investimenti tra le diverse tipologie di classi di attivi come azioni, obbligazioni e liquidità.
ATTIVITÀ SOTTO SUPERVISIONE (AUS)
Include attività sotto la supervisione di GSAM e le sue società collegate di consulenza per gli investimenti. Le AUS includono i conti dei clienti sui quali Goldman Sachs non ha piena discrezionalità.
ATTIVO/FONDAMENTALE
Quando i gestori utilizzano una vasta ricerca prima di formulare un giudizio discrezionale per identificare le società che ritengono possano creare valore nel lungo termine.
AZIONI
Investimento in azioni, o titoli di proprietà, che rappresentano la proprietà di una società.
AZIONI PRIVILEGIATE
Azioni con caratteristiche sia di strumenti azionari che di strumenti di debito e con priorità rispetto alle azioni ordinarie nel pagamento dei dividendi.
B
BARRIERE ALL’ENTRATA
Esistenza di elevati costi di start-up e altri ostacoli che rendono difficile per le nuove imprese accedere a un settore e competere per i ricavi.
BENCHMARK
Paniere di obbligazioni che rappresentano il mercato, ad esempio un settore specifico o una regione geografica. Il confronto di un fondo ai rendimenti ottenuti dal benchmark è un modo di valutarne la performance.
BETA
Misura il rischio di mercato storico di un portafoglio o la volatilità di un portafoglio rispetto a un indice sottostante in un periodo storico di tempo definito. Un portafoglio con un beta pari a >1 è più volatile rispetto al benchmark. Per contro, un portafoglio con un beta pari a <1 è meno volatile rispetto al benchmark.
BILANCIO SEMESTRALE
Documento sottoposto a revisione e richiesto dalla FCA che viene inviato agli azionisti due volte l’anno. Contiene i risultati finanziari relativi al semestre precedente e fornisce informazioni su alcuni aspetti delle operazioni di un fondo.
BREVE TERMINE
Periodo fino a tre mesi.
BRIC
Brasile, Russia, India e Cina.
BUSINESS DEVELOPMENT COMPANY (BDC)
Società statunitense che investe in aziende di piccole e medie dimensioni.
C
CAPITALE
Quantità di denaro investito in obbligazioni. Il Capitale non equivale al valore nominale delle obbligazioni in quanto comprate e vendute sul mercato secondario ai prezzi correnti.
CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO
Misura delle dimensioni di un’impresa (società) pari al prezzo delle azioni, moltiplicato il numero di azioni in circolazione di una società di capitali; valore di mercato totale del capitale in una società quotata in borsa.
CAPITALIZZAZIONE MEDIA PONDERATA DI MERCATO
Rappresenta il valore medio delle società nell’indice o nel portafoglio. La Capitalizzazione media ponderata di mercato fornisce il livello medio di capitalizzazione di mercato nell’indice o nel portafoglio. Le società con una capitalizzazione di mercato più ampia hanno un maggiore impatto su entrambi i calcoli.
CAPITALIZZAZIONE MEDIANA PONDERATA DI MERCATO
Punto centrale della capitalizzazione di mercato (prezzo di mercato moltiplicato per il numero di azioni in circolazione) delle azioni in un portafoglio. La metà dei titoli in portafoglio avrà capitalizzazioni di mercato più elevate, la metà le avrà minori.
CAPTURE RATIO
L’upside e il downsize capture ratio sono una misura di quanto è stato capace un gestore di partecipare alle fasi di rendimenti positivi rispetto al benchmark, e di quanto lo stesso sia stato penalizzato da fasi di rendimenti negativi rispetto al benchmark. Un gestore cerca di avere un maggiore upside capture ratio e un minore downsize capture ratio.
CARATTERISTICHE
Misurazione e statistiche dei titoli detenuti da ogni portafoglio e del relativo benchmark.
CARRY TRADE
Sfruttare i bassi tassi di interesse di una valuta per prendere in prestito tale valuta e investire in una diversa divisa che offre un tasso di rendimento più elevato.
CARTA COMMERCIALE
Note a breve termine emesse da una grande varietà di societá, nazionali ed estere, e da istituzioni finanziarie. Queste obbligazioni a breve termine presentano date di scadenza fino a un anno.
CARTOLARIZZATO
Prodotto finanziario creato dalla combinazione di diversi tipi di attività, dal loro frazionamento e dalla successiva introduzione sul mercato.
CATEGORIA DI AZIONI
Designazione applicata a quote di fondi comuni che indica il modo in cui vengono riscosse le spese di vendita, o commissioni.
CERTIFICATI DI DEPOSITO
Strumento di debito emesso da una banca che pagherà interessi, periodicamente o alla scadenza, e il capitale quando giunge a scadenza. Il merito di credito di una banca viene valutato da agenzie imparziali come Moody’s e Standard & Poor’s. A differenza dei depositi a termine, i certificati di deposito sono scambiati attivamente sul mercato secondario.
CLASSE DI ATTIVI
Gruppo di titoli che condividono caratteristiche simili e si comportano in modo analogo sul mercato. Le classi di attivi sono generalmente disciplinate dalle stesse regole e normative.
CLASSIFICHE LIPPER TOTAL RETURN
Lipper Analytical Services, Inc. è un editore indipendente che stila le classifiche dei fondi comuni, registra le classifiche per questi e altri fondi total return di Goldman Sachs a uno, tre, cinque e dieci anni. Lipper confronta i fondi comuni di investimento all’interno di un universo di fondi con obiettivi di investimento simili, incluso il reinvestimento dei dividendi. Le classifiche Lipper sono basate sul total return al valore patrimoniale netto e non riflettono le spese di vendita. Le classifiche Lipper non implicano che il fondo ha registrato un total return elevato.
COEFFICIENTE DI SPESA
Costi operativi di un MMF espressi in percentuale sul patrimonio netto medio del fondo per un determinato periodo di tempo.
COEFFICIENTE DI SPESA - LORDO
Totale delle spese annuali di gestione di un fondo comune (senza riduzioni di spesa), espresso in percentuale del patrimonio netto medio del fondo.
COEFFICIENTE DI SPESA - NETTO
Esprime le spese annuali di gestione di un fondo comune (esclusi gli abbuoni commissionali e i rimborsi), espresse in percentuale sul patrimonio netto medio del fondo.
COMMENTO SUGLI INVESTIMENTI
Commenti concepiti per monitorare i recenti eventi di mercato e le performance del prodotto. Di solito sono emessi su base mensile, trimestrale o annuale.
CON RATING AAA
I fondi monetari muniti di rating AAA sono ritenuti di una qualità d’investimento simile alle obbligazioni a reddito fisso con rating AAA, pertanto sono considerati della massima qualità. I rating più alti dei fondi monetari attribuiti dalle tre principali agenzie di rating sono: AAAm di Standard & Poor’s, Aaa-mf di Moody’s e AAAmmf di Fitch.
CONTRATTI A TERMINE
Contratto fra due parti per acquistare o vendere un’attività a una determinata data futura. Il prezzo dello strumento sottostante, in qualsiasi forma, viene pagato prima che cambi il controllo dello strumento.
CONTRATTI DERIVATI OVER-THE-COUNTER (OTC)
Contratti derivati negoziati privatamente che non sono negoziati in una borsa regolamentata.
CONTRATTI DERIVATI SCAMBIATI SUI MERCATI REGOLAMENTATI
Contratti derivati standardizzati (ad esempio contratti futures e opzioni) che sono negoziati in un mercato organizzato.
CONTRATTO A TERMINE SU VALUTE
Contratto concepito per bloccare il prezzo al quale un investitore può acquistare o vendere una valuta a una data futura. In genere non viene scambiato realmente del denaro fino alla data di scadenza, quando il contratto è regolato su base netta in relazione al suo valore nominale.
CONTROPARTE
Termine legale e finanziario usato per identificare una parte in un contratto su derivati.
COPERTURA
Assicurazione contro future oscillazioni valutarie che potrebbero rivelarsi costose. Un metodo comune di attuare una copertura è di stipulare un contratto a termine in modo da garantire che la vendita o l’acquisto di valuta estera saranno conclusi al tasso convenuto.
COPERTURA DINAMICA
Tecnica di copertura che mira a limitare l’esposizione di un investimento rettificando la copertura in base alle variazioni del titolo sottostante. Con il variare del valore del sottostante, per compensare la variazione possono essere assunte nuove posizioni in opzioni o futures.
CORRELAZIONE
Misura la forza della relazione tra due variabili, come ad esempio la relazione tra le performance di due attività. Si tratta di una misura relativa che indica come si muove una variabile in relazione a un’altra. I valori di correlazione possono variare tra -1 (perfettamente correlato negativamente), 0 (non correlato) e 1 (perfettamente correlato positivamente).
COUPON
Pagamenti regolari (di solito semestrali) effettuati durante tutta la vita del prestito obbligazionario. Ad esempio, un’obbligazione da 1.000 sterline con una cedola del 5% pagherà 50 sterline l’anno.
CREDIT DEFAULT SWAP (CDS)
Strumento finanziario progettato per trasferire l’esposizione creditizia dei titoli a reddito fisso tra le parti. Si tratta essenzialmente di un contratto di assicurazione che consente a un venditore di proteggersi contro il rischio di insolvenza delle obbligazioni di debito da parte di uno specifico emittente.
CREDIT-ADJUSTED DURATION (ANNI)
Duration rettificata in base al credito di un’obbligazione, allo spread del titolo obbligazionario e all’impatto che questo può avere sulla sensibilità dell’obbligazione alle variazioni dei tassi di interesse.
CURVA DEI RENDIMENTI
Linea che traccia i tassi di interesse, in un punto dato nel tempo, di obbligazioni con pari qualità del credito ma differenti scadenze. La curva dei rendimenti più frequentemente riportata mette a confronto i titoli di stato USA a tre mesi, due anni, cinque anni e 30 anni. Questa curva dei rendimenti è utilizzata come punto di riferimento per altri titoli di debito sul mercato, ad esempio i tassi ipotecari o i tassi sui prestiti bancari. La curva è inoltre usata per prevedere le variazioni nella produzione economica e nella crescita.
CUSIP
Il Committee on Uniform Securities Identification Procedures (CUSIP) assegna un codice di identificazione per azioni, obbligazioni e fondi comuni di investimento. Broker e dealer utilizzeranno il numero CUSIP di un titolo per ottenere maggiori informazioni sullo stesso. Il sistema CUSIP è utilizzato anche in qualsivoglia ticket di conferma delle negoziazioni. Il sistema CUSIP rende più facile la liquidazione e la compensazione delle operazioni.
D
DATA DI LANCIO
Data di inizio della performance del fondo.
DEBITO ESTERNO DEI MERCATI EMERGENTI
Debito dei mercati emergenti emesso nella valuta di un altro Paese.
DEBITO INTERNO DEI MERCATI EMERGENTI
Debito dei mercati emergenti emesso nella valuta locale.
DEBITO QUASI-SOVRANO
JP Morgan definisce quasi-sovrano il debito emesso o garantito da un ente che è al 100% posseduto o controllato da un governo. Tuttavia, alcuni investitori vi includono anche il debito che è sostanzialmente debito garantito.
DEBITO SOCIETARIO IN VALUTA LOCALE
Debito denominato nella valuta locale della società emittente, piuttosto che in una valuta esterna come il dollaro USA o l’euro.
DEBITO SOVRANO
Debito emesso o garantito da un governo. In un mercato emergente, è denominato in una valuta esterna primaria, ad esempio il dollaro USA, o in valuta locale. L’Indice JP Morgan EMBI Global Diversified è stato il primo benchmark per il debito dei mercati emergenti.
DEBITO SOVRANO IN VALUTA LOCALE
Debito sovrano dei Paesi emergenti denominato nella valuta locale della società emittente, piuttosto che in una valuta esterna come il dollaro USA o l’euro.
DERIVATI FINANZIARI/STRUMENTI DERIVATI
Prodotto finanziario il cui prezzo è determinato dalla performance di un'altra attivitá.
DERIVATO
Titolo il cui prezzo dipende o deriva da una o più attività sottostanti. Le attività sottostanti più comuni comprendono azioni, obbligazioni, materie prime, valute, tassi di interesse e indici di mercato. I tipi più comuni di derivati sono i contratti futures, i contratti a termine, le opzioni e gli swap.
DEVIAZIONE STANDARD - A 3 ANNI
Misura il rischio totale storico di un portafoglio valutando l’intervallo probabile entro cui il rendimento di un portafoglio potrebbe deviare dal rendimento medio in un periodo storico di tempo definito.
DISACCOPPIAMENTO
Si verifica quando i rendimenti di una particolare classe di attività diventano decorrelati da quelli di un'altra classe di attività con cui vi è stata tradizionalmente una forte correlazione; ad esempio, recentemente le economie in via di sviluppo hanno mostrato segnali di disaccoppiamento dal mondo sviluppato.
DISCOUNTED FREE CASH FLOW
Flussi di cassa futuri moltiplicati per fattori di attualizzazione per ottenere il valore attuale di una società.
DIVERSIFICAZIONE
Tecnica di gestione del rischio che implica la distribuzione di un portafoglio di investimento tra più veicoli con vari livelli di esposizione al rischio, settoriale e geografica.
DIVIDEND DISCOUNT MODEL
Formula che permette di stimare il valore intrinseco di una società stimando il valore attuale di tutti i dividendi futuri attesi.
DIVIDEND FACTOR
Tasso di interesse annuo di uno specifico strumento del mercato monetario diviso per 365. Se moltiplicato per il saldo dei conti di ogni cliente, mostra il dividendo giornaliero maturato per ogni cliente.
DIVIDENDO PER AZIONE TRIMESTRALE
Importo versato trimestralmente dal Fondo ai suoi azionisti che comprende i proventi netti o conseguiti dal Fondo nel corso del periodo.
DURATION
Media ponderata delle scadenze residue dei flussi di cassa obbligazionari, ove le ponderazioni costituiscono il valore attuale di ciascun flusso di cassa in percentuale rispetto ai prezzi pieni delle obbligazioni. Maggiore è la duration di un’obbligazione, maggiore è la sua sensibilità ai prezzi. In generale, la duration aumenta con la scadenza, e diminuisce con la frequenza dei pagamenti delle cedole e con la crescita dei rendimenti (il rendimento più elevato riduce i valori attuali dei flussi di cassa). La duration fornisce anche un’indicazione della sensibilità in termini di prezzo di un portafoglio obbligazionario alle variazioni dei tassi di interesse.
DURATION NEGATIVA
Strategia utilizzata da un gestore di portafoglio con una previsione caratterizzata da forte convinzione che i tassi di interesse saliranno. Rettificando le partecipazioni in portafoglio, un gestore può modificarne la duration media per renderla negativo. Un portafoglio con una “duration negativa” può aumentare di valore quando i tassi di interesse salgono.
E
EMITTENTE
Società, governo o altro soggetto che emette un’obbligazione.
ESPOSIZIONE AL MERCATO
Termine finanziario che misura la percentuale di denaro investito nello stesso settore industriale. Ad esempio, un portafoglio di azioni con un valore totale di 500.000 sterline, con 100.000 sterline in titoli del settore dei semiconduttori, avrebbe un’esposizione del 20% ai titoli dei costruttori di "chip".
EVENTO DI CREDITO
Nel contesto di un credit default swap, un evento di credito può includere la ristrutturazione della società, l’insolvenza o la liquidazione.
EXCHANGE-TRADED FUND (ETF)
Fondo d’investimento negoziato in borsa come le azioni. Un ETF detiene attività come azioni o obbligazioni e titoli all’incirca allo stesso prezzo del valore patrimoniale netto delle attività sottostanti nel corso della giornata di negoziazione.
F
FONDAMENTALE
Approccio di investimento che coinvolge lo studio dei fattori economici e finanziari che influiscono sul prezzo di una attivitá.
FONDI DI INVESTIMENTO IMMOBILIARI (REIT)
Società che possiede immobili che generano reddito, ad esempio edifici per uffici, centri commerciali, alberghi, ecc.
FREE CASH FLOW
Quantità di liquidità generata dall’impresa dopo aver assolto tutti i suoi obblighi per interessi, imposte e dividendi e dopo qualsivoglia investimento di capitale, escludendo la vendita o l’acquisto di azioni.
FUNDAMENTAL EQUITY
Strategia che impiega l’analisi fondamentale in cui, al fine di selezionare gli investimenti, viene adottata una ricerca che utilizza fattori economici, finanziari, qualitativi e quantitativi. L’analisi fondamentale si propone di adottare una visione olistica di fattori che possono influire sul valore di un titolo (ad esempio le condizioni economiche e di settore) e fattori individuali specifici (ad esempio il management della società).
FUTURES
Contratto finanziario che vincola l’acquirente all’acquisto di un attivo (o il venditore a vendere un attivo), come ad esempio una merce fisica o uno strumento finanziario, a una data futura e a un prezzo prestabiliti.
G
G7
Gruppo di sette tra i principali Paesi sviluppati, i cui rappresentanti si incontrano periodicamente per discutere questioni economiche. È stato costituito nel 1976 ed è composto da Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.
GARANZIE REALI
Attività (liquidità o titoli) assegnata da una controparte a un’altra e detenuta quale garanzia del valore di un portafoglio specifico di investimento. Comunemente indicato come margine, la garanzia reale agisce anche nel senso di mitigare il rischio di credito.
GESTIONE PASSIVA/INDICIZZATA
I gestori passivi o indicizzati costruiscono un portafoglio tale che i rendimenti e le azioni detenute rispecchino il più possibile quelle di un indice a scelta, come il FTSE 100 o MSCI World Index.
GILT
Obbligazioni emesse dal governo britannico.
H
HAIRCUT
Importo specifico di sovragaranzia che potrebbe essere richiesto quando una particolare attività è assunta come garanzia.
I
IMMOBILI/INFRASTRUTTURA
Gli investitori possono ottenere un’esposizione a immobili residenziali, commerciali e industriali e terreni attraverso strategie che investono in titoli negoziati sui mercati regolamentati, quali i Real Estate Investment Trust (REIT) o i titoli emessi privatamente. Allo stesso modo, gli investimenti in strategie relative alle infrastrutture possono fornire l’accesso ai sistemi fisici di un’azienda o di un Paese, compresi i sistemi di trasporto, dell’elettricità e delle telecomunicazioni.
IMPORTO NOMINALE
Valore nominale o facciale che viene utilizzato per calcolare i pagamenti effettuati su swap e altri strumenti derivati. Tale importo generalmente non cambia di mano ed è quindi indicato come nozionale.
INDICE PRICE/BOOK, P/B
Prezzo attuale diviso per il valore contabile per azione, pari al valore delle attività sul bilancio della società.
INDICI BENCHMARK
Indici spesso utilizzati per valutare la performance di un fondo. Ad esempio, un fondo che investe in gilt del Regno Unito potrebbe essere confrontato all’Indice FTSE UK Gilts All Stocks.
INFORMATION RATIO
Misura del maggior rendimento che un gestore ha prodotto diviso per il rischio assunto rispetto al benchmark. Maggiore è l’information ratio, migliore è il livello di rendimento rispetto al rischio.
INTEREST RATE SWAPTION
Dà al compratore la possibilità di sottoscrivere un interest rate swap. A fronte di un premio, l’acquirente ha il diritto, ma non l’obbligo, di stipulare uno swap specificato con l’emittente a una specifica data futura.
INVESTIMENTI ALTERNATIVI
In senso lato, investimento che non rientra nei tre tipi di attività tradizionali (azioni, obbligazioni e liquidità). Le strategie di investimento alternativo in genere hanno la capacità di utilizzare la leva finanziaria, le posizioni corte, e la gestione attiva del rischio nel perseguimento di rendimenti che sono scarsamente correlati con i tipi di attività tradizionali.
INVESTIMENTI IN MATERIE PRIME
Offrono agli investitori l’accesso ad “attività reali” come petrolio, beni agricoli e metalli preziosi. I rendimenti sugli investimenti in materie prime sono generalmente legati a diversi fattori economici, pertanto possono risultare meno correlati ai rendimenti delle azioni e delle obbligazioni tradizionali.
INVESTIMENTI NEL REDDITO FISSO
Investimento che fornisce rendimenti regolari (o fissi) sotto forma di pagamenti di cedole periodiche e la restituzione del capitale alla scadenza del titolo. In genere gli investitori investono in portafogli a reddito fisso per conseguire flussi di reddito regolare, diversificazione rispetto al rischio azionario e/o il potenziale di rivalutazione del capitale.
INVESTIMENTO AZIONARIO
Tipo di investimento focalizzato su azioni o altri titoli che rappresentano un interesse di proprietà in una società. In genere gli investitori investono in azioni o portafogli azionari per il reddito da dividendi e/o la rivalutazione del capitale.
INVESTIMENTO SENZA I LIMITI DI UN INDICE DI RIFERIMENTO
Permettere a un gestore di fondi maggiore libertà nel prendere posizioni e detenere azioni.
K
KIID (KEY INVESTOR INFORMATION DOCUMENT)
Documento richiesto per legge il cui scopo è aiutare gli investitori a comprendere la natura e i rischi dell’investimento in un fondo.
L
LEVA
Utilizzo di fondi presi a prestito, o di debito, nel tentativo di aumentare i rendimenti sul capitale. L’inverso del processo di leverage è noto come deleveraging.
LEVA FINANZIARIA
Uso del debito per aumentare il rendimento atteso sul capitale. La leva finanziaria è misurata dal rapporto tra il debito e il debito più il capitale. Una società con un’elevata leva finanziaria fa affidamento più sul debito che sui ricavi per generare rendimento sul capitale.
LEVA OPERATIVA
Costi operativi fissi diviso per il totale dei costi operativi (fissi+variabili). Una società con una forte leva operativa ha costi fissi che non aumentano in quanto più produttiva. Questo generalmente significa che gli aumenti dei ricavi aumenteranno il reddito netto.
LIBID (LONDON INTERBANK BID RATE)
Tasso di interesse medio al quale le principali banche di Londra assumono in prestito depositi nella valuta europea da altre banche. Il LIBID è calcolato attraverso un’indagine svolta presso le banche di Londra per determinare il tasso di interesse al quale sono disposti a prendere in prestito depositi consistenti nella valuta europea.
LIBOR (LONDON INTERBANK OFFERED RATE)
Tasso di interesse al quale le banche possono prendere in prestito fondi da altre banche sul mercato interbancario di Londra.
LIQUIDITÀ
Capacità di un attivo di essere facilmente convertito attraverso un atto di acquisto o di vendita senza causare una variazione significativa nel prezzo e con una minima perdita di valore.
LONG-ONLY
Possesso fisico del titolo azionario. L’obiettivo è quello di trarre profitto dall’aumento del prezzo.
LONG-TERM
Orizzonte di circa 18 mesi o più.
M
MARGINE
Ammontare della garanzia necessaria per effettuare un’operazione in derivati, di solito nel contesto di futures e conti primebrokerage.
MARGINE DI VARIAZIONE
Stima del requisito di garanzia liquida che può essere richiesta a causa di movimenti avversi del valore del contratto future.
MARGINE INIZIALE
Requisito di garanzia iniziale che viene accantonato a garanzia del contratto future sottostante; generalmente una percentuale del valore nominale di un contratto a termine.
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA)
Misura del flusso di cassa calcolato nella maniera seguente: Ricavi meno spese (al netto di imposte, interessi e ammortamenti). L’EBITDA considera il flusso di cassa di una società. Non comprendendo gli interessi, le imposte, gli ammortamenti, possiamo vedere chiaramente la quantità di denaro che una società consegue.
MASTER LIMITED PARTNERSHIP (MLP)
Tipo di società in accomandita per azioni che è quotata in una borsa valori.
MEDIO TERMINE
Orizzonte compreso tra i prossimi tre e 18 mesi.
MERCATI DI CRESCITA
Economie che rappresentano almeno l’1% del PIL mondiale e sono definte “Mercati in crescita” da GSAM. Attualmente otto Paesi soddisfano questo criterio: i Paesi del gruppo BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) nonché i quattro maggiori Paesi del gruppo “Next 11” (N-11): Messico, Corea, Turchia e Indonesia. Queste sono le economie che hanno maggiori probabilitá di registrare in avvenire un aumento della produttività unitamente a dati demografici favorevoli e, di conseguenza, un tasso di crescita più veloce rispetto alla media mondiale. Tra le caratteristiche aggiuntive che usiamo implicitamente per distinguere i Mercati di crescita dai mercati emergenti sono il loro ambiente di crescita, così come il livello di sviluppo economico e l’accessibilità per gli investitori.
MERCATI DI FRONTIERA
I mercati di frontiera o pre-emergenti sono investibili, ma hanno capitalizzazione di mercato e liquidità inferiori rispetto ai mercati emergenti più consolidati. Gli investitori sono attratti da questi mercati per la prospettiva di rendimenti potenziali più elevati, anche se devono essere consapevoli dei maggiori rischi. I mercati di frontiera includono Mauritius, Romania e Vietnam.
MERCATI MONETARI
I fondi monetari operano nel debito a brevissimo termine e negli strumenti monetari. I mercati monetari sono visti come investimenti a rischio più basso (ma non privi di rischio) che storicamente hanno fornito un miglior rendimento agli investitori rispetto alla liquidità.
MODIFICA % NAV
Differenza tra il valore patrimoniale netto (NAV) alla chiusura di oggi e il valore patrimoniale netto (NAV) alla chiusura di ieri.
N
NAV (VALORE PATRIMONIALE NETTO)
Valore di mercato di una quota del Fondo. Tale importo si ottiene dividendo il valore totale di tutti i titoli nel portafoglio del fondo, al netto di eventuali passività, per il numero di quote del fondo in circolazione.
NET DEBT FREE
Quando la posizione di liquidità di una società supera la quantità di debito che la stessa detiene e che richiede pagamenti di interessi in forma liquida, tale società è detta “Net Debt Free”.
NEXT 11 (N-11)
Si riferisce a un gruppo di mercati emergenti di nuova generazione che hanno il potenziale di rivaleggiare con il G7, anche se in misura minore rispetto ai Paesi BRIC. Questi Paesi includono Bangladesh, Egitto, Indonesia, Iran, Corea del Sud, Messico, Nigeria, Pakistan, Filippine, Turchia e Vietnam.
NOTE
Obbligazioni emesse dal Tesoro degli Stati Uniti con una vita compresa tra uno e 10 anni.
NUMERO DI PARTECIPAZIONI
Composizione del portafoglio di un fondo nel periodo specificato.
O
OBBLIGAZIONE INVESTMENT GRADE
Obbligazione relativamente sicura con un rating BBB o superiore attribuito da un servizio di rating indipendente come Standard & Poor’s.
OBBLIGAZIONI A LUNGA SCADENZA
Obbligazione il cui flusso di entrate viene generato per un lungo periodo di tempo, ad esempio 20 anni.
OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE (FRN)
Strumenti di debito a tasso d’interesse variabile. Il tasso cedolare di queste note è ancorato a un tasso variabile di riferimento, tipicamente il LIBOR, e fissato nuovamente ai tassi LIBOR trimestrali e semestrali rispettivamente ogni tre o sei mesi.
OBBLIGAZIONI AD ALTO RENDIMENTO
Obbligazioni con un rating inferiore ad investment grade.
OBBLIGAZIONI CARTOLARIZZATE
Obbligazioni per cui i pagamenti di interessi e capitale sono supportati dai flussi di cassa di un portafoglio o un pool di altre attività.
OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI
Tipo di obbligazione che consente al titolare di scambiarla con un numero di azioni ordinarie dell’emittente.
OBBLIGAZIONI GARANTITE
Strumenti di debito con una doppia rivalsa, sia nei confronti dell’emittente sia nei confronti di un pool separato di garanzie reali, in genere ipoteche.
OBBLIGAZIONI GARANTITE DA ATTIVI
Obbligazioni che si basano sul valore di attività sottostanti, quali i prestiti bancari o i prestiti relativi a carte di credito.
OBBLIGAZIONI IPOTECARIE GARANTITE (CMO)
Tipo di titolo garantito da un’ipoteca. Gli investitori in un CMO acquistano obbligazioni emesse dall’entità, e ricevono i pagamenti in base a un insieme definito di regole. Le ipoteche stesse sono chiamate garanzia, le obbligazioni sono chiamate tranche (o classi) e l’insieme di regole che stabilisce come sarà distribuito il denaro ricevuto dalla garanzia si chiama struttura.
OBBLIGAZIONI MUNICIPALI
Titolo di debito emesso da uno stato, un comune o una provincia per finanziare le spese di capitale.
OBBLIGAZIONI NON-INVESTMENT GRADE
Note anche come junk bond o obbligazioni ad alto rendimento, avranno un rating inferiore a BBB/Baa e si ritiene meno probabile che paghino gli interessi o rimborsino il capitale in modo affidabile. In genere corrispondono un tasso di interesse elevato per compensare e attirare gli investitori.
OBBLIGAZIONI SOCIETARIE
Obbligazioni emesse da una società.
OBBLIGAZIONI SOCIETARIE INVESTMENT GRADE
Obbligazioni emesse da società con rating elevato.
OPTION-ADJUSTED DURATION (ANNI)
Misura della sensibilità del prezzo di un’obbligazione alla variazione dei tassi di interesse, ipotizzando che i flussi di cassa attesi dell’obbligazione possano variare con i tassi di interesse.
OPZIONI
Diritto venduto da una parte all’altra che dà al compratore il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare (call) o vendere (put) un titolo a un prezzo concordato entro un certo periodo o in una data specifica.
P
PARITÀ DI POTERE D’ACQUISTO
Teoria economica che regola il tasso di cambio tra i Paesi per renderlo equivalente al potere d’acquisto di ciascuna valuta. Questa rettifica significa che, se espresso nella stessa valuta, a un bene identico in due Paesi diversi sarà dato lo stesso prezzo.
PERFORMANCE MENSILE
Metrica della performance che riflette l’ultimo periodo di 30 giorni del Fondo.
PREMIO PER IL RISCHIO AZIONARIO
Rendimento extra che i mercati azionari devono fornire rispetto alle obbligazioni per compensare il rischio di investimento aggiuntivo.
PROSPETTO INFORMATIVO
Prospetto tradizionale ed esaustivo con cui la maggior parte degli investitori in fondi comuni ha familiarità. Il prospetto contiene le informazioni importanti incluse nel KIID e comprende anche informazioni più dettagliate, tra cui le informazioni relative al consulente per gli investimenti del fondo e ai gestori di portafoglio, nonché i dettagli sulle modalità di acquisto e di rimborso delle azioni.
R
R-QUADRO - A 3 ANNI
Il valore di R-Quadro di un gestore rispetto a un benchmark è una misura di correlazione che indica in che misura il rendimento di un gestore possa essere spiegato con il benchmark. Più specificamente, l’R-Quadro è una misura di quanto la varianza del benchmark sia correlata alla varianza del gestore. È noto anche come “correlazione al quadrato”.
RAPPORTO PREZZO/UTILI (P/E)
Indicatore di quanto sia costosa un’azione. Per calcolare il rapporto P/E, dividere il prezzo delle azioni del titolo per gli utili netti per azione. Ad esempio, il rapporto P/E della società A, con un prezzo per azione di 10 sterline e un utile per azione di 2 sterline è cinque. Più alto è il rapporto P/E, più il mercato è disposto a pagare per ogni unitá di utile annuo.
RATING
Valutazione indipendente del merito di credito di un emittente e della capacità di effettuare i previsti rimborsi di interessi e capitale.
RATING RISK-ADJUSTED MORNINGSTAR
Il rating complessivo è derivato da una media ponderata dei dati sulla performance associati alle rispettive metriche sul rating di Morningstar a 3, 5 e 10 anni (se applicabile). Morningstar, Inc. è un editore indipendente che pubblica ricerche e rating sui fondi comuni. I rating riflettono i rendimenti total return a 3, 5 e 10 anni di un fondo rettificato in base al rischio incluse le commissioni di vendita. Un Fondo è valutato rispetto a tutti gli altri fondi della sua categoria. 5 stelle vengono assegnate al top 10%; 4 stelle al successivo 22,5%; 3 stelle al 35%; 2 stelle al successivo 22,5%; e 1 stella al 10%, livello minimo. Morningstar valuta solo i Fondi con una storia di almeno 3 anni.
RENDIMENTO
rendimento reale su un titolo obbligazionario in base a prezzo pagato e pagamento degli interessi ricevuti. Esistono due tipi di rendimenti obbligazionari: corrente e a scadenza.
RENDIMENTO A 1 GIORNO
Rendimento netto annualizzato per il giorno indicato. Si calcola moltiplicando il fattore di dividendo quotidiano per 36.500 e dividendo il risultato per il NAV.
RENDIMENTO A SCADENZA
Rendimento totale che un investitore riceverà detenendo un titolo obbligazionario sino alla scadenza, compresi tutti gli interessi ricevuti dal momento dell’acquisto fino alla scadenza, più eventuali utili o perdite se l’obbligazione è stata acquistata a un prezzo diverso rispetto al suo valore nominale.
RENDIMENTO ASSOLUTO
Il tasso di rendimento che un’attività realizza effettivamente, piuttosto che il rendimento che registra rispetto a un indice benchmark.
RENDIMENTO ATTUALE
Rendimento annuale sull’importo pagato per un’obbligazione. Derivato dividendo il pagamento di interessi del titolo obbligazionario per il suo prezzo di acquisto.
RENDIMENTO CORRENTE A 7 GIORNI
Rendimento medio negli ultimi sette giorni. È il reddito complessivo del Fondo al netto delle spese, diviso per il numero totale delle azioni in circolazione. Il rendimento può differire leggermente rispetto all’effettivo tasso di distribuzione di un dato portafoglio a causa dell’esclusione delle plusvalenze o delle minusvalenze distribuite che sono di natura non ricorrente. Il SEC Yield è un dato di rendimento obbligatorio che é necessario mostrare ai clienti. Questo rendimento non consente l’inclusione di plusvalenze o minusvalenze.
RENDIMENTO EFFETTIVO A 7 GIORNI
Rendimento medio degli ultimi sette giorni, assumendo che il tasso rimanga lo stesso per un anno e che i dividendi siano reinvestiti. È il reddito complessivo del Fondo al netto delle spese, diviso per il numero totale delle azioni in circolazione. Il rendimento può differire leggermente rispetto all’effettivo tasso di distribuzione di un dato portafoglio a causa dell’esclusione delle plusvalenze o delle minusvalenze distribuite che sono di natura non ricorrente. Questo rendimento non consente l’inclusione di plusvalenze o minusvalenze.
RENDIMENTO MENSILE MEDIO
Rappresenta una semplice media dei rendimenti di un giorno per tutti i giorni del mese indicato, al netto delle commissioni e delle spese di gestione. Queste cifre possono contenere plusvalenze e minusvalenze di capitale e quindi non sono conformi alla stessa formula per il calcolo del rendimento a 7 giorni.
RETURN ON EQUITY (ROE)
Misura della capacità di una società di essere redditizia e generare una crescita degli utili. Il ROE è calcolato dividendo il risultato netto dell’anno fiscale per la capitalizzazione totale di mercato ed espresso in percentuale. Un ROE elevato non equivale automaticamente a un buon investimento.
RICHIESTA DI GARANZIA
Richiesta di una controparte in derivati affinché un investitore trasferisca contanti o titoli a garanzia delle variazioni nel valore dei contratti derivati.
RISCHIO DELLA CURVA DEI RENDIMENTI
Rischio di perdita derivante da oscillazioni nei movimenti della curva dei rendimenti.
RISCHIO DI BASE
Rischio di un disallineamento a livello di prezzo tra lo strumento di copertura e l’attività sottostante.
RISCHIO DI CONTROPARTE
Termine legale e finanziario usato per identificare una parte in un contratto su derivati.
RISCHIO DI CREDITO
Possibilità che il Paese non riesca a rimborsare il proprio debito.
RISCHIO DI LIQUIDITÀ
Rischio di perdita derivante dall’impossibilità di liquidare una posizione a causa dell’indisponibilità di una controparte disposta a compensare l’operazione.
RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE
Il rischio di tasso di interesse è il rischio che un rialzo dei tassi faccia diminuire il valore delle obbligazioni che l’investitore detiene.
RISCHIO OPERATIVO
Rischio di perdita derivante da eventuali difetti di funzionamento (ad esempio scarsa diligenza, malfunzionamenti di sistema) da parte di una controparte in un contratto derivato.
S
SCADENZA
Data in cui l’emittente rimborserà il valore nominale dell’obbligazione. Può variare da un periodo breve misurato in mesi al lunghissimo termine, oltre 40 anni.
SCADENZA MEDIA PONDERATA
Tempo medio ponderato per la restituzione di un dollaro di capitale. Si ottiene moltiplicando ciascuna porzione del capitale ricevuto per il momento in cui viene ricevuto, quindi sommandolo e dividendolo per la quantità totale di capitale. Quindi, nel caso di un’obbligazione di quattro anni con un valore nominale di 100 sterline e pagamenti di capitale di 40 sterline per il primo anno, 30 sterline il secondo anno, 20 sterline il terzo anno e 10 sterline il quarto anno, WAM = 0,4 X 1 anno + 0,3 X 2 anni. +0,2 X 3 anni + 0,1 X 4 anni. =2 anni.
SCHEDA INFORMATIVA TRIMESTRALE
Scheda che fornisce aggiornamenti trimestrali sulla performance del Fondo.
SHARPE RATIO
Misura del rendimento che si avvale della deviazione standard per presentare il rischio. In particolare, è il rendimento annualizzato del gestore superiore ai Titoli di stato a 3 mesi (tasso di rendimento senza rischio) diviso per la deviazione standard dei rendimenti. Un indice di Sharpe maggiore implica più rendimento e meno rischi.
SIMBOLO
Abbreviazione "concisa" stabilita per ciascun fondo che viene utilizzata universalmente per farvi riferimento. Questi simboli si trovano nel prospetto.
SOCIETÀ D’INVESTIMENTO COLLETTIVO IN VALORI MOBILIARI (OICVM)
Insieme di Direttive dell’Unione europea che mirano a consentire ai fondi di investimento collettivo di operare liberamente in tutta l’Unione europea sulla base di un’unica autorizzazione di uno stato membro, ma anche di impostare una serie di vincoli al modo in cui investono.
SOGLIA
Importo per il quale le chiamate di garanzia sono ridotte; quantità di esposizione che le parti sono disposte ad accettare.
SPREAD DURATION (ANNI)
Misura della sensibilità del prezzo di un’obbligazione alle variazioni dello spread.
STRATEGIA QUANTITATIVE EQUITY:
Le strategie quantitative cercano di sfruttare le opportunità di investimento attuali con l’obiettivo di produrre rendimenti consistenti non correlati utilizzando approcci top-down e bottom-up che impiegano caratteristiche fondamentali e strumenti quantitativi. I migliori gestori quantitativi non si basano unicamente su analisi storiche, ma uniscono invece i dati con accurate analisi economiche e comportamentali.
SWAP
Accordo tra due controparti per lo scambio di flussi di cassa futuri secondo una formula prestabilita.
SWAP SU TASSI DI INTERESSE
Accordo tra due controparti per lo scambio di flussi di cassa futuri nell’arco di un determinato periodo di tempo. In genere, una controparte si impegna a pagare un tasso di interesse fisso e in cambio riceve un tasso di interesse variabile nella stessa valuta. La liquidità scambiata a ogni data di pagamento si basa su un valore nozionale concordato all’inizio del contratto.
T
TASSI A TERMINE
Tasso di cambio previsto di una valuta in un concordato momento futuro sulla base dei tassi di interesse rispetto ad altre valute.
TASSO A PRONTI
Tassi attuali di valute e altri attivi.
TASSO DI DISTRIBUZIONE A 30 GIORNI
Calcolato prendendo i proventi netti maturati annualizzati (i proventi al netto delle spese, noti anche come dividendo dichiarato) degli ultimi 30 giorni e dividendo il risultato per il NAV di fine periodo. I proventi netti sono stati annualizzati prendendo i 30 giorni di dividendi dichiarati, dividendoli per 30 e moltiplicando il risultato per 365.
TITOLI DEL TESORO
Titoli di stato degli Stati Uniti con una duration inferiore a un anno.
TITOLI DEL TESORO PROTETTI DALL’INFLAZIONE (TIPS)
Titoli del Tesoro il cui valore aumenta con l’inflazione.
TITOLI GARANTITI DA ATTIVI
Tipo di titolo di debito che si basa su gruppi di attività, o è garantito dai flussi di cassa derivanti da uno specifico gruppo di attività sottostanti. Le attività sono raggruppate per effettuare investimenti altrimenti minori e antieconomici, ma anche per ridurre il rischio diversificando le attività sottostanti. Un esempio di titoli garantiti da attivi è un titolo garantito da ipoteca, i cui flussi di cassa sono coperti dai pagamenti di capitale e interessi di un insieme di prestiti ipotecari.
TITOLI GARANTITI DA IPOTECA
Titolo che si basa su un pool di ipoteche sottostante.
TITOLI GARANTITI DA IPOTECA DA PARTE DELLE AGENZIE SPONSORIZZATE DAL GOVERNO DEGLI STATI UNITI.
Acquisto di titoli garantiti da ipoteca emessi da agenzie sponsorizzate dal governo degli Stati Uniti.
TITOLI GARANTITI DA IPOTECHE COMMERCIALI (CMBS)
Titolo garantito da ipoteca commerciale assicurato tramite un mutuo relativo a un immobile commerciale.
TITOLI GARANTITI DAL GOVERNO
Strumenti di debito emessi da agenzie governative e sovranazionali che offrono agli investitori un ulteriore grado di sicurezza.
TITOLI OBBLIGAZIONARI
Investimento in titoli di debito in base al quale gli investitori prestano soldi a diversi soggetti (quali ad esempio società o governi) per contribuire a finanziarne una serie di progetti e attività. L’entità assume in prestito i fondi per un determinato periodo di tempo e a un determinato tasso di interesse. Tra i tipi di obbligazioni vi sono le obbligazioni societarie e municipali, vi sono inoltre note, buoni ed obbligazioni emessi dal Tesoro degli USA, noti come Treasuries.
TITOLO INDEX-LINKED
Obbligazione in cui i pagamenti dei proventi sono legati a uno specifico indice dei prezzi.
TOTAL RETURN SUL NAV
Rappresenta la variazione del valore di un investimento sull’acquisto di quote del Fondo in un determinato periodo. È il tasso che un investitore avrebbe guadagnato o perso in un investimento in un Fondo (ipotizzando il reinvestimento di tutte le distribuzioni).
TOTAL RETURN SWAP
Accordo tra due controparti per lo scambio di flussi di cassa futuri nell’arco di un determinato periodo di tempo. In genere, una controparte si impegna a pagare il tasso di rendimento totale di un indice in cambio di ricevere un tasso di interesse variabile maggiorato di un premio. La liquidità scambiata a ogni data di pagamento si basa su un valore nozionale concordato all’inizio del contratto, la performance del benchmark sottostante e il tasso di interesse variabile.
TOTALE PATRIMONIO DEL FONDO
Valore di mercato dei titoli in un portafoglio di un fondo comune di investimento.
TRACKING ERROR
Misura la deviazione standard degli extra rendimenti rispetto al benchmark e viene utilizzato come misura del rischio. Un elevato tracking error implica la presenza di grandi oscillazioni della serie degli extra rendimenti di un manager rispetto al benchmark.
TURNOVER RATIO
Valore di mercato del minore tra acquisti o vendite, diviso per il valore medio degli attivi del conto in un determinato periodo di tempo.
U
UTILE PER AZIONE (EPS)
È dato dai proventi della società diviso per il numero di azioni. Una società con 2 milioni di sterline di utili e dieci milioni di azioni avrebbe un EPS di 20 penny.
V
VALORE AZIENDALE
Capitalizzazione di mercato del patrimonio netto di una società più il valore di mercato del debito della società. Spesso dal calcolo finale viene escluso il valore degli attivi che non sono strategici. Viene spesso definito come capitalizzazione totale di mercato di una società.
VALORE NOMINALE
Importo versato al titolare delle obbligazioni alla scadenza in base al valore del titolo alla data di emissione. È noto anche come valore facciale.
VALUE AT RISK (VAR)
Misura di quanto il valore di mercato di un portafoglio possa potenzialmente diminuire nell’arco di un determinato periodo di tempo. La tecnica stima la probabilità di perdite sulla base di un’analisi statistica delle tendenze dei prezzi storici e della volatilità.
VARIANCE SWAP
Questo tipo di swap sulla volatilità offre un rendimento allineato alla varianza piuttosto che alla volatilità.
VENDITA ALLO SCOPERTO
Pratica di vendere uno strumento finanziario che il venditore prende in prestito prima (non possedendolo), e poi riacquista in seguito per coprire la posizione short." I venditori allo scoperto tentano di trarre profitto da una prevista flessione del prezzo di un titolo, come ad esempio un’azione o un’obbligazione in contrasto con la prassi di investimento ordinaria, in cui un investitore “va lungo” con l’acquisto di un titolo nella speranza il prezzo risalga.
VOLATILITY SWAP
Contratto a termine in cui il sottostante è la volatilità di un determinato prodotto. Ciò consente agli investitori di speculare sulla volatilità di un titolo.
VOLATILITÀ
Modo in cui il valore di un investimento si muove al rialzo e al ribasso. Se i prezzi fluttuano notevolmente in un breve periodo di tempo, il mercato si dice altamente volatile.